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| La cupola della Sinagoga |
Finalmente ho preparato la visita per gli Elaizatour alla bellissima Sinagoga di Firenze! Non l'avevo ancora presentata ai "miei" fiorentini, volevo farlo bene e mi sono preparata molto, su questo tempio importante, sulla presenza della Comunità Ebraica a Firenze e più in generale sulle loro tradizioni affascinanti.
La storia degli ebrei a Firenze nasce già dalle origini di Florentia romana, quando un primo nucleo abitava in Oltrarno nella antica Via dei Giudei, oggi via dei Ramaglianti. Ma le prime testimonianze documentate della presenza di ebrei a Firenze sono nel 1437, quando vennero invitati da Cosimo il Vecchio de Medici a Firenze come prestatori.
Il rapporto con la città, e con la famiglia Medici al potere, è altalenante, ci sono momenti in cui sono bene accetti, altri in cui le cose si mettono male. Nel 1570 infatti Firenze costruirà il Ghetto, nella zona tra l'attuale Piazza Repubblica e Piazza Duomo e la popolazione ebraica viene costretta a vivere lì. Non vi immaginate un posto squallido, anzi era ben organizzato e pulito, semplicemente soffriva di sovraffollamento.
Lo sapevate che la parola "Ghetto" proviene dal dialetto veneziano, "geto"? Perché il primo ghetto ebraico venne costruito a Venezia nel 1517 nel quartiere delle fonderie, quindi "getto" come fusione di metalli e da qui il nome.
Durante l'Emancipazione ottocentesca, gli ebrei lasciano il ghetto, che a quel punto diventa un postribolo per ladri e prostitute e alla fine del secolo viene deciso, sfortunatamente, di distruggerlo. I pochissimi resti sono conservati nel corridoio di uscita del Museo di San Marco.....
Ci vollero diversi anni per mettere tutti d'accordo su dove (e come) costruire il nuovo Tempio Israelitico. Il Cavaliere David Levi aveva lasciato tutti i suoi averi per la costruzione di questo importante edificio e venne eseguito nei nuovissimi quartieri sorti durante Firenze Capitale, la Mattonaia e Piazza d'Azeglio.
La Sinagoga di Firenze venne costruita su progetto di 3 architetti: Mariano Falcini, Vincenzo Micheli e Marco Treves (unico di fede ebraica) - è la prima costruita in Italia post Emancipazione, concepita come edificio a sé stante - prima d'ora le sinagoghe erano sempre all'interno di altri edifici - e con una forma unica e riconoscibile, simile per degli aspetti alle chiese cristiane ma anche profondamente diversa, perché non c'era più bisogno di nascondersi.
La sua cupola verde rame spicca sui tetti fiorentini e fa compagnia alla sua più nota "sorella".
All'interno la Sinagoga ci avvolge di spiritualità e bellezza. Il bellissimo Aron Ha Kodesh, l'altare sacro, dove vengono letti brani della Torah - il matroneo, luogo riservato alle donne per assistere alla funzione - gli arabeschi alle pareti.
Al primo e secondo piano si trova il piccolo ma ben fatto museo, che custodisce oggetti religiosi, come ad esempio una Sefer Torah, il libro sacro scritto da appositi scriba che serve per la letture delle preghiere, che è eccezionalmente aperta, perchè non più utilizzabile (danneggiata dall'alluvione), gli strumenti per coprire ed abbellire la Sefer Torah, come i Rimmonim e l'Atarah, o le splendide Yad, delle "manine" utilizzate per tenere il rigo durante la lettura senza toccare la sacra Torah. Ci sono anche tanti oggetti preziosi privati, donati da famiglie ebraiche, che testimoniano la vita quotidiana, le festività, lo Shabbat, ovvero il sabato del riposo.
All'uscita, il monumento alla memoria dei deportati durante i rastrellamenti della seconda guerra mondiale, da cui tornarono vive solo 12 persone. Il giardino è ricco di piante simboliche, come la palma, il mandorlo, l'ulivo... e il melograno, che vuole simboleggiare fertilità - si pensa che al suo interno ci siano circa 613 chicchi, così come 613 sono i Mitzvot, i precetti o comandamenti che un ebreo segue nella sua vita.
Una bellissima visita che vi invito a fare, anche da soli ma, se lo desiderate, accompagnati da me. Per info, scrivetemi a elisaacciai@libero.it
Shalom!
Il giardino e la Sinagoga
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| Interno della Sinagoga |
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