A Settembre 2015 c'è stato il big change: il grande, Sebastian, ha iniziato le elementari!
E la piccina, la Mia, si è trovata sola all'asilo, senza il fratellone/materasso, a gestirsi e a prendersi però anche i suoi spazi.
No, ma vogliamo parlare di come più passa il tempo, più sali di grado nelle scuole, e più la situazione peggiora? No, parliamone.
Cominci dal nido, che come dice il nome è un'estensione della tua casa, del tuo nido, anzi meglio perché le educatrici tendenzialmente hanno moooolta più pazienza di te, mamma che "vuoi" anche lavorare e sei un po' esaurita.
E già lì, l'inserimento è una valle di lacrime . Ti impegnano la testa e il cuore facendoti fare ameni lavoretti come il librino del cuore, ma è solo per non farti sentire l'esserino urlante nella stanza accanto.
E quando lo vai a riprendere, hai un rapporto diretto con la santa maestra, con qualcuna sono diventata quasi amica, ti raccontano tutto, compreso quantità e colore della cacca dei tu figlioli, quanto e se hanno mangiato, conoscono il carattere del tu figliolo, le sue preferenze, con chi gioca e con chi se mena.
E fai una volta l'anno l'ospite eccezionale, un giorno in cui partecipi alla vita della tua progenie all'asilo - che ancora ricordo come uno dei momenti top della mia vita.
Mia e Nadia - love love love |
Primo grossissimo scalone. Ma ancora se Dio vole siamo a livello di posto carino/con i colori/con le cose dei bambini/ cessetti piccoli e seggiole piccine.
Ma il rapporto con le maestre cambia radicalmente. Per te e per i piccini.
Da 1 maestra ogni 6/7 bambini si passa a "1 signori 1" per "25 signori 25 figlioli". E mi dici te come fa sta Crista a sapere cosa fa il tu figliolo della su giornata? E non lo sa. O se lo sa è una maga. Io a malapena saprei se il bambino è presente in aula. Già mi riterrei fortunata.
Ma ancora ci parli sull'uscio - ancora qualcosa riesci a ottenere, di informazioni sulla vita della tua criatura. Un minimo di "con chi è amica? mangia? mena? è brava? " ce l'hai. Almeno ai colloqui individuali due volte l'anno.
Mia al suo primo giorno di materna |
E poi arriva essa: la scuola elementare. No aspetta come si chiama in gergo tecnico, la scuola primaria.
Avevi dei figli? ecco, per 8 ore non ce li hai più. E non pretendere o credere che verrai a sapere quello che fanno o come sono in quelle 8 ore perché non lo saprai. Mai. Nemmeno ai colloqui. I figli entrano a scuola da se e salgono da soli su in classe.
E all'uscita la maestra li accompagna sull'uscio, e lì dove tu e gli altri 800 genitori sarete in postazione di ricezione, quando la maestra vi scorgerà vi "lancerà" letteralmente il figlio e via, a domani.
Comunicazioni? Sperate che non ce ne siano, perché vuol dire che sono note di demerito sul diario. That's it.
E al colloquio, arrivati in trepidazione, ci siamo sentiti dire solo " e che c'è da dire, nulla su vostro figlio. E' bravo, stop" no ora te tu mi racconti tutto, se sta a sedere, se si comporta bene con gli altri bambini, se presta le cose, se se le fa rubare come un ghiozzo, se lo pigliano in giro, se in bagno va da se, se si pulisce, se mangia, se si scaccola, se sta attento, se pensa all'universo, se ha un migliore amico, io voglio sapere tuttooooooo.
Ma nulla, cara mamma, ti attacchi e tiri. Tanto hai il pomeriggio per chiedere a tuo figlio quello che fa. Ah no, ma i miei non è che mi raccontano tanto... ah già, ma il martedì e giovedì c'è judo, e non stiamo insieme... ah ma il mercoledì e lunedì arte... e poi a volte lavoro. Nulla, ci vediamo all'università allora.....
Welcome to the duro mondo della scuola. Almeno quella pubblica. Non so come sia al privato, e nemmeno mi interessa, perché non c'è questa possibilità.
Sebastian il primo giorno delle elementari |
Qui il mio cuore ha rischiato lo spappolamento |
E noi mamme? anche babbi eh, ma le mamme di solito sono quelle più in pista. Noi mamme ci rifugiamo nei gruppi what's up. I famigerati gruppi what's up.
Nati per comunicare cose vitali come se c'è sciopero o meno, o altre amene comunicazioni su dimissioni anticipate da scuole, diventano presto sfogo di lamentele, richiesta informazioni, appelli disperati, richieste di come eliminare il problema pidocchi (trend topic #eliminiamo i pidocchi dalla faccia della terra), inviti a feste di compleanno con relative foto il giorno dopo, ma anche e soprattutto i compiti - ah croce e delizia.
Se ce n'hanno pochi ancora ancora, ma se ce n'hanno tanti, e tu interroghi il figlio (con la lampada stile terzo grado) lui ti risponderà qualcosa, ma tu non saprai se fidarti o meno.
Io mi fido, anche perché se verrà la volta che mi frega, sarà lui a recarsi a scuola senza compiti fatti, e a pigliare il conseguente cazziatone. Sicchè bene.
Ma il dubbio ti può anche venire, e allora scattano le foto ai quaderni e ai diari, prontamente sciroppate sul gruppo what's up.
E te ti trovi alla fine della giornata di lavoro con tipo 82 notifiche. Dajé tutta.
E io sono fortunata, che sono capitata in una classe con mamme ganze, alle elementari si sta per fare anche la cena solo mamme, e anche all'asilo sono tutte persone a modo.
Ma nei giorni scafati io mi sbaglio, e confondo gruppo, buttando frasi a casaccio nel gruppo sbagliato, gettando il panico nelle altre mamme, che non capendo a cosa mi riferisco pensano di essersi perse una delle 82 notifiche, e sclerano :)
Ah... andiamo avanti! E vediamo che ci riserva il futuro :)
2 commenti:
Oh mamma se penso che mi aspetta tutto questo! tremo... in ogni caso leggere come lo racconti tu è troppo divertente. Sei un mito Elaiza!
....e lascia fare che per il momento ci parlano fra un gioco e l'altro....ma avremo bisogno di pinze sempre più grandi per estorcergli le informazioni vitali....
spero di non dover arrivare alla lampada sul viso e altre tecniche di interrogatorio da cia/kgb per il futuro...
Posta un commento